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PRESS & MEDIA

"La Bohème" -  Trailer
03:41

"La Bohème" - Trailer

L’entusiasmo, la passione, l’amore e le delusioni del gruppo di bohémien più famoso della storia dell’opera. Il passaggio dalla giovinezza spensierata alle responsabilità dell’età adulta in un capolavoro senza età, dolcissimo e crudele al tempo stesso, capace di emozionare e commuovere da sempre. Mimì, Rodolfo, Musetta, Marcello, Schaunard e Colline, personaggi eterni in una Parigi romantica e fuori dal tempo: lasciatevi trasportare con loro dalla magia del teatro musicale e prendete posto per un’esperienza che arriverà dritta al cuore. L’opera integrale di Giacomo Puccini in una messinscena diretta, avvincente e cinematografica pensata per tutti i tipi di teatro: un pianoforte e un cast di artisti di eccezionale valore per uno spettacolo fuori dagli stilemi del tradizionale, ma pienamente fedele alla drammaturgia musicale pucciniana, senza tagli e senza compromessi. Per dimostrare che l’opera è un linguaggio straordinario e universale, capace di mutare forma e sostanza senza tradire la sua essenza e rinnovandosi, divenendo attuale e contemporanea. Protagonista una nutrita compagnia di cantanti/attori, talenti già affermati a livello nazionale sotto la guida del soprano Amelia Felle e del regista Giancarlo Nicoletti. Un allestimento scenico visionario e di grande impatto firmato da Alessandro Chiti alle scene, da Vincenzo Napolitano ai costumi e da Daniele Manenti alle luci. Una produzione Altra Scena e GoldenArt Production con il sostegno del Ministero della Cultura. La grande opera non è più un’emozione per pochi.
Persone Naturali e Strafottenti // Trailer
04:18

Persone Naturali e Strafottenti // Trailer

"La rivincita di Patroni Griffi, quarant'anni dopo." Franco Cordelli, Corriere della Sera "Visonario e grottesco." Teatri on line "Un'opera profonda e splendidamente sofisticata." Brainstorming culturale "Cresce piano piano e conquista." Amazing Cinema "E' il teatro che educa senza pretendere." The Parallel Vision "Napoli col botto." Succede Oggi Quarantacinque anni dopo lo “scandaloso” debutto, torna in scena, in un nuovo e originalissimo allestimento, Persone naturali e strafottenti, l’opera più controversa e fra quelle di maggiore successo di Giuseppe Patroni Griffi. Una tragicommedia cruda, poetica ed esilarante, fra situazioni grottesche, cinismi, ironia tagliente e surrealismo, in perfetto equilibrio fra Eduardo e Ruccello, e ancora attualissima nella sua geniale spudoratezza. Un cast unico, non convenzionale e proveniente dai mondi teatrali più variegati è il cuore pulsante di un’operazione destinata a far parlare di sé: Marisa Laurito accetta la sfida di dare voce e corpo al ruolo che fu di Pupella Maggio, segnando il suo ritorno alla grande drammaturgia d’autore e inaugurando una nuova stagione della sua lunga carriera; il Premio Ubu e rivelazione del cinema italiano Giovanni Anzaldo interpreta quel Fred che fu creato da un esordiente Gabriele Lavia e Filippo Gili presta la sua attorialità unica e la sua esperienza di uomo di teatro a 360° al travestito Mariacallàs. Completa il cast Federico Lima Roque, attore italiano originario di Capo Verde, nel ruolo dello scrittore Byron.
L'uomo, la bestia e la virtù // Giorgio Colangeli 2019
02:42

L'uomo, la bestia e la virtù // Giorgio Colangeli 2019

EDIZIONE DEL CENTENARIO 1919_2019 Giorgio Colangeli veste i panni del “trasparente” professor Paolino nella rilettura registica di Giancarlo Nicoletti di uno dei classici pirandelliani, “L’uomo, la bestia e la virtù”, che proprio nel 2019 festeggia i cento anni dal debutto sulle scene, dove è stato uno dei testi più rappresentati del drammaturgo siciliano. Co-protagonista al fianco del pluripremiato attore, un vulcanico Filippo Gili interpreta il Capitano Perella; al loro fianco Valentina Perrella, pronta a calarsi nelle vesti della “virtuosa” signora Perella. E ancora, Cristina Todaro, Alessandro Giova, Diego Rifici, Alessandro Solombrino e il giovane Francesco Petit-Bon, a completare il validissimo cast di una rilettura fortemente contemporanea e concreta dell’universo pirandelliano, fuori dal "pirandellismo" di maniera, nel tentativo di riportare la poetica dell’autore Premio Nobel a un universo essenziale, umano, comico e tragico al tempo stesso. E nuovamente attuale. NOTE DI REGIA - C'è una terza via per risolvere il sistema Pirandello/Teatro, che non sia la routine del repertorio tradizionale o i rigurgiti della sperimentazione espressiva? Non ci sono dei territori scomodi, meno rassicuranti, inesplorati, fuori dal pregiudizio – od orticaria - che l’idea di “pirandellismo” teatrale ha generato? C’era, sentivo che doveva esserci; ché il buon Pirandello era uomo sovversivo e di scandalo. E quindi da scandalo e sovversione bisognava ripartire. Con la complicità – quasi la connivenza – di un cast di protagonisti virtuoso e coraggioso, siamo approdati a un approccio analitico, scevro dalla contaminazione ed esegesi accademica avvitata a volte in sé, ripartendo da quello-che-realmente-è e non da quello-che-dovrebbe-essere. Senza la paura di sporcarsi le mani col cinismo, la ferocia, la comicità sbordante e la drammaticità cruda di Pirandello. Fra la Magna Grecia siciliana e Bunuel, fra la borghesia novecentesca e Lars Von Trier. Un approccio contemporaneo, dannatamente concreto. Archiviate la sperimentazione astratto/metaforica e le increspature del teatro di parola, rimangono il sangue, il sesso, il cibo, la merda e l’odore di umanità. Nella volontà di fare, con questo "L’uomo, la bestia e la virtù", uno spettacolo vivo, spietato, esilarante e maledetto. L’UOMO, LA BESTIA E LA VIRTU’ di Luigi Pirandello con Giorgio Colangeli Filippo Gili – Valentina Perrella Cristina Todaro – Alessandro Giova – Diego Rifici – Alessandro Solombrino e con Francesco Petit-Bon FOTO Luana Belli GRAFICA Ruggero Pane per Overalls Adv VIDEO David Melani UFFICIO STAMPA Rocchina Ceglia DIRETTORE DI PRODUZIONE Diego Rifici DISTRIBUZIONE Ornella Vannetti ORGANIZZAZIONE Laura Cuomo - Cinzia Storari SCENE Giancarlo Nicoletti – Umberto Pischedda COSTUMI Sofia Grottoli – Anna Tschabold DISEGNO LUCI Daniele Manenti AIUTO REGIA Alessandro Solombrino UNA PRODUZIONE Altra Scena & I Due della Città del Sole con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali REGIA Giancarlo Nicoletti
Kensington Gardens - Trailer Ufficiale
05:29

Kensington Gardens - Trailer Ufficiale

Il trailer ufficiale del terzo capitolo della Trilogia del Contemporaneo di Planet Arts Collettivo Teatrale, drammaturgia e regia di Giancarlo Nicoletti. Londra: un futuro, prossimo o remoto, e un Partito xenofobo al governo. Una legge che espelle tutti i non inglesi dal suolo britannico, ronde per le strade, sugli immigrati si spara a vista. Sei italiani ottengono di evitare il rimpatrio, isolati in una villa del parco di Kensington, in attesa di grazia. Il figlio e la sorella di una cantante in conflitto con la crisi di mezza età e col suo compagno più giovane. Un esame di cittadinanza per scongiurare l’estradizione, un chimico, sua moglie. Pianoforti, pranzi, bicchieri di alcol, cene, canzoni d’autore, un magistrato e una giovane inglese che sogna la fama. Le distanze, i confini della propria identità e l’attesa illusoria del futuro si confondono alle vicende di un’umanità senza fissa dimora e bandita da sé stessa. In Kensington Gardens si tenta l’impianto di contesti e personaggi tratti da Cechov - e più specificatamente da alcuni caratteri e dall’intreccio de “Il Gabbiano” - su una piattaforma testuale e situazionale di teatro contemporaneo. Partendo da quel “territorio del possibile” intrinseco alla drammaturgia cechoviana, si sviluppa un discorso più ampio ed estremamente attuale sui paradossi dei legami affettivi e di sangue, sulle speranze insoddisfatte, sull’incapacità di ammettere lo stato delle cose, e sulle nozioni di Stato, libertà, identità culturale, razza. Una prova di “cechovizzazione” del contemporaneo, in cui Nicoletti sperimenta la sintesi, con il suo stile fortemente identitario, fra gli archetipi del classico e le urgenze del contemporaneo, nel suo lavoro più inquietante, maturo e traboccante di realtà drammatica e tragicomica. KENSINGTON GARDENS con Annalisa Cucchiara - Riccardo Morgante - Cristina Todaro - Valentina Perrella Alessandro Giova - Eleonora De Luca - Francesco Soleti e con Luca Notari FOTO Luana Belli GRAFICA Paolo Lombardo VIDEO David Melani CONSULENZA MUSICALE Marco Bosco UFFICIO STAMPA Rocchina Ceglia PRODUZIONE Planet Arts Collettivo Teatrale AIUTO REGIA Sofia Grottoli DRAMMATURGIA & REGIA Giancarlo Nicoletti
Kensington Gardens // Trailer - Eng Sub
05:29

Kensington Gardens // Trailer - Eng Sub

A new play coming to the London stage in 2018. London: a future, next or remote, and a xenophobic party to the government. A law that deports all non-British from British soil, patrols on the streets, immigrants are shot on sight. Six Italians get to avoid repatriation, locked away in a mansion over Kensington Park, waiting for grace. The son and sister of a singer in a middle-aged crisis and in conflict with her younger partner. A citizenship test to ward off extradition, a chemist, his wife. Pianos, lunches, glasses of alcohol, dinners, songs, a magistrate and an english girl who dreams of fame. The distances, the boundaries of identity and the illusory expectation of the future are shuffled with the affairs of a lost humanity, homeless and banned by itself. From Italian magazine Teatro e Critica’s review: “Four months before June 23, 2016, when British citizens responded "Yes!" to Brexit with an advisory referendum, Kensington Gardens premiered in Rome and was rewarded with the Premio Hystrio mention, one of the greatest Italian awards for dramaturgy. But Giancarlo Nicoletti's last chapter of his Trilogia del Contemporaneo was already looking beyond, not only in the historical development that would soon have led 51.9% of the UK to re-evaluate his stay in the European Union. Nicoletti's text, set in a visionary London by which a xenophobic party has physically banned the non-British, makes another difference: implanting the anguish and self-analysis of modern man described by Anton Čechov in the social loss of contemporary man, alien and alienated by a society that looms, ghettoes and then disperses. In the structure of one of the most famous plays of modern theatre, Nicoletti is able to circulate the nineteenth century air of the Russian countryside together with a distopic paradox, as in an English television series. Let's say that if you leave home, swarms of English fanatics shoot you out because you're an Italian, an immigrant, and more an artist; that you can stay on the Crown floor only if you are considered a useful professional category; and therefore, called for an examination of British citizenship, culture and civilization. Let’s say that, thanks to a 90-day special leave, a small family of Italians tied to a famous singer remains in a villa near Kensington Gardens waiting for the party to decide its destiny. And finally suppose that the irony, the search for the characters, the plot and the style of the dialogues are profoundly those of Čechov. The short circuit that is created is evident in the theatre hall, and is perceived by the surprise with which the audience follows for two hours the dramatic nucleus of The Seagull without realizing it. Nicoletti, a thirty-year-old author and director, performs a precious rewrite; preserves from Čechov's play that taste for the characters, identifying the archetypes and then playing with them, painting today with all the strength of the Russian playwright. While The Seagull dramatic trend consumes in fever for work and love, that of Kensington Gardens let it be society to open fire. If pressure on contemporary man reaches equally from inside and outside, suicide is revealed as a cross fire. On the scene, comig dead is no longer the nineteenth-century gull, but the corpse of the other, what we try to hide every day, but which continues to be in front of everyone's eyes.”
#salvobuonfine - Trailer Ufficiale
06:08

#salvobuonfine - Trailer Ufficiale

Il trailer ufficiale dell'ultima produzione di PlanetArts Collettivo Teatrale, drammaturgia e regia di Giancarlo Nicoletti. Vincitore del Premio alla Drammaturgia Contemporanea del “DO.IT”, Selezione all’XI Edizione del Premio “Dante Cappelletti” e Finalista al Premio di Drammaturgia "CTAS Oltreparola" e al “Nuovo Premio Teatro Traiano”, #salvobuonfine è uno dei lavori più apprezzati da pubblico e critica della stagione 2015/16. #salvobuonfine racconta l’irrazionalità dei sentimenti, la libertà di vivere la propria unicità, l’ignoranza travestita da coscienza pulita, la spirale dei legami familiari moderni e il senso di colpa contemporaneo. Uno scavo, tanto profondo quanto realista, nel residuo di quella patina di prudente perbenismo che condiziona ancora - in una società che si preoccupa di definirsi assai moderna negli slogan e poco nei fatti - le vite delle persone e le loro scelte; un feticcio sociale che trova nell’ignoranza e nella sottocultura sessista il migliore terreno per la propria fioritura. L’omofobia, e le sue orribili escalation, di cui la cronaca si riempie quotidianamente, rappresentano così la punta dell’iceberg di un problema culturale, le cui cause sono irrimediabilmente sedimentate nell’humus sociale, e pronte a deflagrare inspiegabilmente, mutando senza rimedio il corso degli eventi e il senso delle cose. #salvobuonfine - Istantanee contemporanee con Riccardo Morgante - Luciano Guerra - Valentina Perrella Alessandro Giova - Chiara Oliviero e la partecipazione amichevole di Antonello Angiolillo FOTO Luana Belli GRAFICA & VIDEO Paolo Lombardo ASSISTENTE REGIA Martina Mattarozzi SCENE Giulio Villaggio - Alessandra De Angelis UFFICIO STAMPA Rocchina Ceglia PRODUZIONE Planet Arts Collettivo Teatrale AIUTO REGIA Sofia Grottoli - Cristina Todaro DRAMMATURGIA & REGIA Giancarlo Nicoletti

VIDEO

Aspettando Godot   Spazio Diamante
06:21

Aspettando Godot Spazio Diamante

dal 24 Marzo al 2 Aprile 2017 Spazio Diamante Aspettando Godot di Samuel Beckett traduzione Carlo Fruttero con Giorgio Colangeli – Francesco Montanari Riccardo De Filippis – Giancarlo Nicoletti e con Pietro Marone REGIA Filippo Gili Giorgio Colangeli e Francesco Montanari sono un Vladimiro e un Estragone d'eccezione nella messinscena a pianta centrale di Filippo Gili di uno dei testi capisaldo della drammaturgia mondiale, quell' "Aspettando Godot" che continua a rivoluzionare il nostro modo di sentire e intendere il teatro e l'uomo. Al loro fianco, Riccardo De Filippis e Giancarlo Nicoletti prestano voce e corpo a Pozzo e Lucky, completando un cast straordinario, per quello che si preannuncia uno degli eventi di questa stagione teatrale. Per sole sei esclusive repliche, l'appuntamento con Godot è allo Spazio Diamante di Roma, dal 24 Marzo al 2 Aprile, dal venerdì alla domenica.� FOTO Luana Belli GRAFICA OverallsAdv VIDEO David Melani SCENE Giulio Villaggio – Alessandra De Angelis UFFICIO STAMPA Rocchina Ceglia DIRETTORE DI PRODUZIONE Sofia Grottoli DISEGNO LUCI Daniele Manenti AIUTO REGIA Luca Di Capua - Luca Forte DISTRIBUZIONE & PROMOZIONE Altra Scena Art Management UNA PRODUZIONE Altra Scena Art Management e Viola Produzioni per gentile concessione di Editions de Minuit Spazio Diamante Via Prenestina, 230B – ROMA Venerdì & Sabato h 21.00 / Domenica h 18.00 #francescomontanari #aspettandogodot #waitingforgodot #samuelbeckett #teatrodellassurdo

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